Termometro da cucina: a che cosa serve e i migliori modelli per fare cose da chef

Termometro da cucina: a che cosa serve e i migliori modelli per fare cose da chef

Termometro da cucina: a che cosa serve e i migliori modelli per fare cose da chef


Termometro da cucina: gadget utile o bizzarria da fanatici foodie? Davanti a un termometro per alimenti sono in moltissimi a porsi questo interrogativo spaventati dall’idea di comprare l’ennesimo pezzo di plastica e metallo che finirà in fondo all’ultimo cassetto della cucina. Ma, a sorpresa, chi ha un termometro alimentare finisce per utilizzarlo quasi quotidianamente dal momento che è indispensabile per ottenere cotture e preparazioni perfette, nonché lanciarsi nelle tipiche ricette che senza termometro da cucina sarebbero impossibili da eseguire.

Le carni sono uno dei cibi che richiedono maggiormente l’uso del termometro per alimenti, soprattutto nelle pezzature più grandi. Sia che si trovino sul barbecue, nel forno o nell’affumicatoio, conoscere la temperatura al loro interno eviterà di scoprire, al momento del taglio, che il centro della preparazione risulti asciutta, scarsamente succulenta e priva di quell’umidità necessaria per non trasformare il filetto perfetto nella suola di una ciabatta.

Ma non solo. Il termometro da cucina può trasformare l’ennesimo fritto unto e molle nell’esperienza più croccante e irresistibile del mondo, grazie alla temperatura perfetta dell’olio che dovrà essere necessariamente compresa tra i 160 e i 180°C. Diversi saranno i parametri da monitorare per l’oliocottura che prevede invece che la temperatura dell’olio sia compresa tra i 40°C e gli 80°C a seconda delle ricette.

E cosa dire della pasticceria? Chi si cimenta nella preparazione di dolci particolari lo sa, è tutta una questione di tecnica, ma anche di temperature. Per temperare il cioccolato, fare un caramello perfetto e cuocere le creme alla giusta temperatura, ma anche per assicurarsi che lo sciroppo sia alla giusta temperatura e capace di pastorizzare le uova per preparare dessert che ne prevedono l’uso a crudo come il tiramisù. Ma come scegliere il termometro alimentare giusto?

Come funzionano

A differenza dei termometri classici, quelli da cucina devono essere fatti in materiali compatibili con gli alimenti senza rilasci né possibilità di ossidazione. Non è tutto: a differenza dei termometri chiamati a misurare la temperatura di un ambiente o quelli che funzionano per contatto per monitorare la temperatura corporea in caso di febbre, quelli per alimenti funzionano principalmente per immersione grazie a sonde capaci di infilzarsi nella carne o di immergersi nei liquidi per restituire la temperatura in tempo reale (o quasi, a seconda dei modelli) comunicandola quando previsto ai dispositivi mobile tramite connessione bluetooth. In alcuni casi il temometro per alimenti è dotato di una prolunga per poter fare un utilizzo sicuro del gadget anche nel forno o sulla griglia, senza doversi così avvicinare alle fonti di calore.

I migliori

Nella gallery, una selezione dei migliori modelli sul mercato scelti nelle fasce di prezzo meno di 20 euro, dai 20 ai 50 euro e dai 50 euro in su. Oltre a puntare su modelli prodotti da aziende affidabili che offrono buone garanzie in termini di materiali e durevolezza, la scelta è ricaduta su modelli differenti per tipologia e numero delle sonde così come per caratteristiche particolari come prolunghe e sistemi senza fili. Per chi poi è in cerca di altri aiuti tra i fornelli sotto forma di gadget ed elettrodomestici, ne abbiamo scovati in quantità: la nostra sezione cucina ospita selezioni di friggitrici ad aria, barbecue, macchine per il gelato, affettatrici e molto altro.




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di Gaia Masiero www.wired.it 2023-11-14 13:00:00 ,

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